7.10.’18 Madonna del Rosario

PER CHI SONO? IL VERO DISCERNIMENTO DI MARIA

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dal Vangelo di Luca (Lc 1,26-38)
Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.

Introduzione

Quante volte abbiamo pensato e ripensato la nostra vita? Fin da piccoli la progettiamo attraverso dei semplici desideri perché qualcuno ci ispira ad essere un po’ come lui/lei: ci contagia il suo entusiasmo e la sua grandezza. Fin da piccoli vogliamo essere come il papà o come la mamma, uno zio/a, un amico/a di famiglia. Cerchiamo fuori da noi ciò che vorremmo essere dentro noi. E poi ci accorgiamo nel tempo che lo spazio dei nostri desideri si restringe e ci riporta alla vita reale: e così grazie alla scuola, allo studio, alle passioni, alle attese, alle relazioni che costruiamo mettiamo a fuoco i nostri ideali e diamo loro una forma. E per la maggior parte delle volte scegliamo di fare qualcosa che non avevamo pensato, ma che ora ci realizza e ci soddisfa. In fondo, il tempo – se usato bene e con criteri giusti – ci ha aperto lo spazio del discernimento. Siamo arrivati ad una scelta e ora ci impegniamo in essa. C’è voluto tempo, ma siamo stati capaci di interpretare i segni su di noi.

Maria in discernimento

Maria oggi ci insegna proprio questo: lei, la donna di Israele, della città di Nazareth, promessa sposa, in attesa di vivere come tutte le altre spose e madri, si trova a fare i conti con qualcosa di nuovo e che comunque dovrà scegliere se accettarlo o no. Tante donne hanno ricevuto un aiuto divino, persino la cugina Elisabetta per la quale «questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile», ma per lei si rivela qualcosa di inedito non solo «perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio», ma anche perché «lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo». Il turbamento iniziale di Maria trova ora una chiarificazione e certamente la giovane «parthenos» di Nazareth ascolta, elabora, valuta, e comprende con quei dati che il suo futuro sarà differente perché differente è questo suo oggi. In un certo modo Maria compie un vero e proprio atto di discernimento dal quale la sua stessa vita prenderà forma in un modo piuttosto che in un altro. Perché ogni nostra scelta dà forma alla vita.

Discernere: un’arte che si impara facendola

Il “sì” di Maria espresso in quel tenero e profondo «eccomi, sono la serva del Signore» ci racconta la forza e l’azione della grazia di Dio che sta operando in lei. Maria comprende l’invito di Dio perché certamente è rimasta sempre rivolta alla sua Parola: non si improvvisa perché il discernimento si impara facendolo. Quante volte ci troviamo in situazioni per le quali dobbiamo decidere? Se il nostro scegliere è frettoloso, superficiale, qualunquista o interessato, tale sarà ogni volta e ogni volta sarà peggio. Perché come ci educhiamo al bene, in questo modo ci educhiamo al male su di noi e su chi sta accanto a noi. Discernere significa valutare, meditare e poi decidere non il meglio per sé ma se quella scelta sia buona anche per chi sta accanto a sé. Maria sceglie di essere serva per diventare Madre di Gesù. Perché ogni scelta ci cambia. Sempre. Anche quando avevamo già definito un progetto su di noi.